Philippe Gilbert, una causa senza fine con l’Omega Pharma-Lotto: “Ci deve 300mila euro”

Di anni ne sono passati tanti, ormai otto. Ma il contenzioso fra Philippe Gilbert e quella che all’epoca era la Omega Pharma-Lotto non si è ancora risolto, anzi. Il belga, vincitore della Parigi-Roubaix 2019, è stato citato in giudizio dalla formazione per cui gareggiava nel 2011: al termine di quella stagione, la seconda con quella maglia, il campione di Verviers è passato alla BMC, pur avendo, secondo la squadra belga, ancora un contratto in essere. Da quel momento è iniziato un lungo contenzioso legale che, a oggi, non ha ancora avuto fine. E per Gilbert aleggia lo spettro di un risarcimento da corrispondere, con una cifra vicina ai 300mila euro.

Omega Pharma-Lotto e Gilbert, che nel 2011 vinse la Liegi-Bastogne-Liegi e la Amstel Gold Race, non si lasciarono bene, tanto che il proprietario della formazione belga, Marc Coucke, parlò di violazione del contratto e intraprese la strada del risarcimento dei danni. Il belga, che nel 2020 andrà a caccia della Milano-Sanremo per chiudere la “collezione” di classiche Monumento, aveva avuto inizialmente ragione dall’UCI, ma nel novembre 2016 il Tribunale del lavoro di Gand ha stabilito che il corridore dovesse pagare un risarcimento di 300mila euro a Coucke. Gilbert e i suoi legali hanno promosso un ulteriore appello e ora la situazione è in stallo, in attesa di una nuova pronuncia del Tribunale.

A parlare della situazione attuale è Walter Van Steenbrugge, che rappresenta anche Wout van Aert nel caso che lo vede contrapposto a Nick Nuyens, il legale di Coucke e della Belgian Cycling Company, la “società-ombrello” che gestiva le attività sportive della Omega Pharma: “La ‘Bcc’ non è più controparte – spiega l’avvocato a Wielerflits –  perché i suoi diritti sono stati rilevati dalla Perrigo (l’azienda che ha comprato Omega Pharma nel 2014 – ndr) e il trasferimento degli obblighi legali ha ritardato lo svolgimento della causa. Ora c’è da attendere l’esame del ricorso presso il Tribunale di Gand, ma quando questo sarà effettivamente trattato al momento non è chiaro”.

Dal canto suo, Gilbert, vincitore di tue tappe nell’ultima edizione della Vuelta a España, cerca di tenersi il più possibile lontano da questo caso: “Ho sempre lasciato che il tribunale facesse il suo lavoro, concentrandomi esclusivamente sul mio lavoro di corridore”.

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